Descrizione

Eugenio Morando di Custoza (1911-2002)

Eugenio Morando di Custoza nasce a Verona il 9 luglio 1911. Si laurea in ingegneria Civile a Padova nel 1934 con il professor Daniele Donghi. Alla fine dello stesso anno è abilitato alla professione dell’ingegnere.
L’avvio della sua attività professionale sarà nello studio dell’architetto Ettore Fagiuoli.
Dopo una pausa presso la Scuola del Genio di Complemento di Pavia, uscito dalla quale fu nominato sottotenente di prima nomina presso il 2° Regg. Minatori del Genio di Verona, entrò nello studio dell’ingegner Eugenio Gallizzioli, continuando comunque la collaborazione con Fagiuoli per conto del quale dirigerà i lavori della Casa della GIL di Verona.
In questi stessi anni (1938) si occupò del restauro di Palazzo Gobetti (ex Banca d'Italia), della realizzazione del Cinema Rex (oggi Astra) in collaborazione con l’ingegner Enea Ronca, della costruzione dei magazzini ed essiccatoi per tabacco a Casalbergo (VR).
Dal 1937 al 1940 fu membro del Consiglio Direttivo del Sindacato Ingegneri (rappresentante del GUF) e membro del Consiglio dell’Associazione Arma del Genio di Verona.
Durante il Secondo conflitto mondiale prestò servizio presso il 2° Reggimento Minatori del Genio con il grado di Tenente. Tenne anche dei corsi su Esplosivi e Lavori di Mina alla Scuola Allievi Ufficiali del Genio di Completamento di Pavia. Terminò la guerra come Capitano del Genio Minatori.
Nel dopoguerra si dedicò al mondo del cinema e del teatro ricoprendo importanti cariche quali, solo per citarne alcune: membro della Commissione di Vigilanza Pubblici Spettacoli per la Provincia di Verona dal 1954; Amministratore Unico della SANGRAF (Società Anonima Grandi Film) di Film, dal 1959 al 1973, che operava nella produzione e distribuzione cinematografica; Consigliere di Amministrazione del Teatro La Fenice di Venezia dal 1962-1977; Consigliere di Amministrazione dell’Ente Lirico Arena dal 1963.
Di lui si ricordano i fondamentali studi sulla cartografia veronese, in particolare sui catasti storici (Verona in Mappa, 1978; Verona Territorio I catasti storici, 1983) e le approfondite ricerche araldiche (Armoriale Veronese, 1976; Blasonario Veneto, 1985), nonché l’importante catalogazione dei progetti presentati alla Commissione d’Ornato (Interventi edilizi 1808-1867 nei disegni prodotti alla Commissione d'Ornato, 1990).
Venne a mancare nel 2002.

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